La mobilità degli italiani nelle città sta cambiando e i dati lo dimostrano: rispetto al 2015 è stato registrato un incremento del 70% degli utenti in possesso di tessere d’iscrizione ai servizi di car sharing.
Le stime riportano 1,08 milioni di persone che hanno deciso di trovare un’alternativa all’auto privata e ai mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Non solo, anche il noleggio vede un 33% di crescita e, insieme al car sharing, si caratterizza come fenomeno caratteristico delle grandi città, tra le quali spicca Milano.
Uno studio effettuato da Bain&Company analizza in dettaglio il fenomeno, tanto da tracciare anche il profilo dell’utente medio che usufruisce di questi servizi. Dai dati risulta che è un uomo, ha 38 anni ed è un pendolare. Dovendo percorrere solitamente tragitti brevi, preferisce muoversi con l’auto rispetto ai mezzi pubblici, non ha un interesse particolare sul modello e sceglie in base alla disponibilità del momento. Quali sono però le motivazioni principali che hanno permesso una tale crescita di questo fenomeno e in così poco tempo?
In testa sicuramente c’è il risparmio, legato al fatto che lasciare la propria auto ferma comporta ugualmente dei costi, e la possibilità di pagare solo per l’utilizzo effettivo, in un periodo in cui gli sprechi sono ridotti al minimo, risulta la soluzione migliore. A questo vanno poi aggiunte tutte le agevolazioni incluse del servizio: la possibilità di trovarle ovunque, libertà di entrare nelle ZTL, non pagare i parcheggi nelle strisce blu e la facilità d’uso.
Il dato che emerge è che gli italiani vogliono un’alternativa valida e conveniente all’auto di proprietà, soprattutto chi, per motivi di lavoro o di stile di vita, nel suo quotidiano non percorre molti chilometri ma, allo stesso tempo, non vuole rinunciare del tutto alla comodità e ai comfort della macchina. Nella ricerca di Bain&Company sono elencati anche i desideri degli utenti: tra le richieste emerge che la maggior parte delle persone vorrebbe la certezza del prezzo. Un fattore non di poco conto se si pensa che il calcolo finale si basa sulla durata dell’utilizzo e, per le grandi città, il traffico è spesso un terno al lotto. Inoltre anche la pulizia è un elemento importante e che viene preso in considerazione, insieme ai sistemi di sicurezza e alla possibilità di trovare su tutti i mezzi dispositivi di bordo assicurati.
gli italiani vogliono un’alternativa valida e conveniente all’auto di proprietà, soprattutto chi, per motivi di lavoro o di stile di vita, nel suo quotidiano non percorre molti chilometri ma, allo stesso tempo, non vuole rinunciare del tutto alla comodità e ai comfort della macchina
I servizi di car sharing dal canto loro sono in continua evoluzione e ad oggi i dati indicano che in futuro ci potrebbe essere un’ulteriore crescita di questo mercato, che si potrebbe anche allargare ad altre fasce di pubblico. Oltre al risparmio è una soluzione che strizza l’occhio anche all’ambiente, infatti si calcola che ogni automobile condivisa toglie dalle strade 9 macchine di proprietà. Dovrà passare però ancora del tempo affinché non sia solo un’alternativa alla propria auto ma la sostituisca del tutto. Rimangono alcuni aspetti negativi piuttosto vincolanti, come quello della reperibilità immediata del mezzo che non è sempre garantita, e la preclusione al raggiungimento di determinate aree periferiche.
Anche per questo motivo stanno prendendo piede anche alcune soluzioni ibride, come Ricaricar, che permette di pagare l’auto in base all’utilizzo, ma avendola sempre a disposizione senza vincoli di zona.