Notizie di scarichi diesel sperimentati su scimmie ed esseri umani puntano i riflettori su BMW, VW e Daimler. Governo tedesco sdegnato.
Da qualche giorno il Gruppo Europeo di Ricerca sull’Ambiente e la Salute nel Settore dei Trasporti, meglio conosciuto come EUGT, si trova al centro dell’attenzione mediatica con l’accusa di aver testato i fumi di scarico dei motori diesel utilizzando come cavie delle scimmiette, o addirittura esseri umani.
Giovedì scorso sul New York Times è apparso un articolo dove si affermava che nel 2014, dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva classificato nel 2012 gli scarichi diesel come cancerogeni, l’EUGT ha portato avanti un esperimento al fine di dimostrare l’esatto contrario. Per farlo, sarebbe stato condotto un esperimento ad Albuquerque, nel New Mexico, che ha coinvolto dieci macachi Cinomolgus, i quali, rinchiusi in una stanza a guardare cartoni animati, avrebbero inalato per quattro ore i gas di scarico di un Maggiolino.
A rincarare la dose ci ha pensato ieri la stampa tedesca. Il quotidiano Stuttgarter Zeitung e la radio SWR hanno rivelato che gli esperimenti non sarebbero limitati agli animali, ma avrebberointeressato anche cavie umane, nello specifico 19 uomini e 6 donne. Per un mese, ad Aquisgrana, in un laboratorio di Aachen, nella Germania occidentale, 25 persone sarebbero state esposte a varie concentrazioni di fumi diesel, contenentiossidi di azoto tossici (NOx).
Non si sono fatte attendere le reazioni. Ad intervenire per prima è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel, dichiarando: “Questi esperimenti sulle scimmie o sugli umani non sono giustificabili in nessun modo”. Anche la ministra dell’ambiente Barbara Hendricks si è fatta sentire definendo i test “abominevoli”, ribadendo che l’EUGT non esiste più dallo scorso 30 giugno.
Le reazioni di Volkswagen, Daimler e Bmw, finanziatori dell’EUGT.
I diretti interessati, Volkswagen, Daimler e BMW, finanziatori del gruppo di ricerca, hanno in parte stigmatizzato il tutto, in parte scelto la via del silenzio. Il CEO di VW Matthias Mueller ha dichiarato: “I metodi usati da EUGT negli Stati Uniti erano sbagliati, immorali e ripugnanti. Mi dispiace che Volkswagen sia stata coinvolta nella questione come uno degli sponsor di EUGT.” Anche Daimler ha preso le distanze dagli esperimenti: “Siamo sconvolti dalla portata degli studi e dalla loro attuazione”, mentre BMW non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.
Tutta questa storia avrà sicuramente degli sviluppi nei prossimi giorni, tuttavia ha già prodotto abbastanza sconcerto nella società civile. Dopo i fatti del 2014 (Dieselgate), le case tedesche devono ora difendersi da accuse ben più gravi. L’unica speranza tuttavia resta quella che si faccia chiarezza, nel rispetto dell’etica di una società che si definisce avanzata.