Passo importante per auto elettriche in Italia e in Europa. La Commissione Europea ha autorizzato un “progetto di interesse comune” (PIIEC) riguardante lo sviluppo e la produzione di batterie agli ioni di litio da parte di sette Paesi membri; cioé Italia, Francia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia e Polonia. Con questa decisone vengono autorizzati aiuti di Stato per complessivi 3,2 miliardi di euro, che saranno erogati da singoli Governi. Nello specifico l’Italia è stata autorizzata a erogare 570 milioni.
Il progetto punta allo sviluppo di tecnologie altamente innovative e sostenibili per le batterie agli ioni di litio con elettroliti liquidi e semiconduttori, che hanno una vita più lunga, che si ricaricano più velocemente, sono più sicure e più rispettose dell’ambiente rispetto alle batterie attualmente sul mercato. Dovrebbe essere affrontato l’importante problema dell’impronta di carbonio nella produzione e nel riciclaggio delle batterie: “L’obiettivo è ridurre l’impronta di carbonio e la quantità di rifiuti – afferma la Commissione – che sono prodotti nelle diverse fasi della produzione e sviluppare processi di smontaggio, riciclaggio e raffinazione sostenibili ed ecologici in linea con i principi dell’economia circolare”.
Le aziende coinvolte in questo progetto interverranno su quattro livelli della catena del valore delle batterie: materie prime e materiali avanzati (Basf, Eneris, Keliber, Nanocyl, Solvay, Terrafame, Umicore), celle e moduli (Acc, Bmw, Endurance, Eneris , Faam, Seel, Varta), sistemi di batterie (Bmw, Endurance, Enel X, Eneris, Kaitek, Seel); riallocazione, riciclaggio e raffinazione (Basf, Endurance, Elemental, Eneris, Faam, Fortum, Seel, Umicore). Di questi fanno capo all’Italia Solvay, Endurance, Faam, Enel X e Kaitek.