Negli ultimi anni, il marchio Smart ha vissuto una trasformazione radicale, passando da piccole city car iconiche a modelli più grandi e tecnologicamente avanzati, in collaborazione con la Cina. Fondato nel 1994 come joint venture tra Mercedes-Benz e Swatch, Smart ha sempre puntato sulla mobilità urbana, con auto compatte e maneggevoli come la city coupé, ma il panorama automobilistico è cambiato notevolmente.
Nel 2019, il gruppo Geely, colosso cinese dell’ automotive, ha acquisito il 50% del marchio da Mercedes-Benz, segnando l’inizio di una nuova era. Questo ha portato a un ampliamento della gamma, con veicoli completamente elettrici e dalle dimensioni molto maggiori rispetto al passato. Un esempio lampante è la Smart #1, un SUV elettrico che ha debuttato nel 2022, rompendo con il tradizionale concetto di city car. Questo modello ha aperto la strada ad altri SUV come la Smart #3 e la Smart #5, che mirano a conquistare il mercato globale, in particolare quello cinese ed europeo.
La produzione in Cina ha permesso a Smart di abbattere i costi e aumentare la competitività in un settore sempre più focalizzato sull’elettrificazione e sulle emissioni ridotte. Le nuove Smart elettriche puntano a soddisfare la domanda di SUV, veicoli che stanno dominando il mercato anche in Europa. Questo cambiamento di filosofia è stato accolto con interesse, ma anche con curiosità, dato che il marchio era storicamente legato a vetture di piccole dimensioni.
In sintesi, la nuova Smart rappresenta una rivoluzione nella sua storia, abbracciando la mobilità elettrica e le esigenze di un pubblico globale, sempre più orientato verso veicoli spaziosi e tecnologici. Tuttavia, solo il tempo dirà se questa nuova direzione riuscirà a mantenere il marchio competitivo in un mercato altamente concorrenziale.