Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori. Soprattutto da mobile.
In Italia i possessori di smartphone sono 29,7 milioni, e 11,6 milioni i possessori di tablet. Il 25% di questi negli ultimi sei mesi ha effettuato un acquisto tramite smartphone e tablet, una percentuale sensibilmente inferiore alla media europea (32%) e mondiale (38%). Un tasso ancora più basso rispetto ai Paesi emergenti che guidano la classifica come l’India (47%) e l’Indonesia (37%).
A rivelarlo sono i dati della Nielsen Mobile Ecosystem Survey realizzata intervistando consumatori connessi a Internet via mobile da 63 Paesi, che evidenzia come anche in Italia il mobile abbia ormai un ruolo fondamentale nel processo d’acquisto.
Il 70% del campione infatti dichiara di di utilizzare lo smartphone e il tablet durante lo shopping online: per la ricerca delle informazioni sul prodotto (40% del campione), per la comparazione dei prezzi (36%) e per l’accesso a promozioni (30%). Questo anche per le peculiarità proprie del mezzo che permette di essere connessi sempre e comunque.
Un trend che si accentuerà ancora di più con lo sviluppo di sistemi di pagamento sempre più sofisticati. Quello della sicurezza infatti sembra essere lo scoglio principale da superare. Il 35% degli italiani non intende passare al mobile per la gestione del denaro per questo motivo, una preoccupazione condivisa anche dai consumatori europei (46%) e nel resto dei Paesi su scala mondiale (53%).
Ad ogni modo, quello del mobile commerce è un treno in corsa difficile da fermare, che si prevede possa generare nei prossimi 10 anni un giro d’affari pari a 10 trilioni di dollari USA. Questo grazie alle sue caratteristiche uniche di pervasività, immediatezza e possibilità di personalizzazione dell’offerta, che lo distinguono dagli altri canali di vendita . Alle aziende non resta che sviluppare una strategia mobile first, prima che sia troppo tardi.